San Pellegrino Terme è un paesino della Valle Brembana che deve la sua notorietà all’imbottigliamento e alla vendita in tutto il mondo dell’omonima acqua minerale le cui proprietà erano note già a partire dal duecento.
Questo centro brembano, spesso base di partenza delle nostre escursioni in alta valle, durante gli anni della belle epoque rappresentò una delle mete turistiche preferite dall’aristocrazia e l’alta borghesia di tutta Europa, con il suo stabilimento termale, il casinò, il grand hotel e i suoi alberghi lussuosi.
Oggi dei fasti di questo passato rimangono i monumenti, la funicolare e gli edifici in stile liberty, con un turismo per lo più di giornata grazie alla presenza delle QC Terme.
San Pellegrino è, però anche natura, esperienze sul fiume Brembo, sentieri escursionistici per il trekking, la mountain bike, una buona pasticceria e la possibilità di degustare prodotti tipici del territorio.
Questo era l’obiettivo di Visit Brembo che ci ha coinvolto come servizio guida per offrire ai suoi ospiti una due giorni di escursioni alla scoperta del territorio.
Sabato 16 novembre abbiamo proposto la frazione di Santa Croce che deve il suo nome ad un’antica famiglia di pittori. Partiti dalla chiesa in centro al paese il nostro itinerario ha toccato il Pizzo Rabbioso e la panchina di Gigante, due suggestivi punti panoramici che nelle giornate di cielo terso consentono di ammirare le cime delle Prealpi e le valli circostanti. A pranzo abbiamo gustato i piatti dell’ agriturismo Fruslina e nel pomeriggio merenda dal Bigio e passeggiata per San Pellegrino.
Domenica 17, invece un salto nella storia, partendo dalla località Vetta verso Sussia e le antiche borgate di Vettarola, Ca’ Boffelli, Alino. Qui il tempo si è fermato e la memoria di quella che era la vita nei piccoli borghi di montagna sopravvive grazie agli ultimi residenti che custodiscono i luoghi, impedendo al bosco di riprendersi tutto lo spazio a disposizione.
Emozionante la sosta merenda a Ca’ del Tocio tra racconti di montagna e gli aneddoti della nostra Chiara Pesenti che ci parla di Sussia e di Antonio Baroni, prima guida alpina che qui risiedeva, della chiesetta di San Michele e del presepe vivente che ogni anno viene organizzato per il 26 dicembre, in collaborazione con gli alpini.
C’è un bel clima tra i nostri ospiti, camminiamo per i boschi respirando il profumo della resina degli abeti e ammirando le chiome dei larici che iniziano ad ingiallire.
Quando da Alino arriviamo nella Val Boione, ci concediamo qualche momento per le foto su un antico ponticello di epoca romanica da dove è possibile ammirare i giochi d’acqua del torrente.
E infine, prima di concludere la giornata, ci godiamo una degustazione di formaggi e salumi da Paganì Antichi Sapori, “un progetto di impegno condiviso per valorizzare, sostenere e custodire le ricchezze dei produttori locali” della valle dei formaggi, come scrive la nostra Amica Emma T.
Un ringraziamento a Visit Brembo ai nostri ospiti speciali, alla prossima!