9 agosto 2023: Sulla cima del Pizzo Zerna

Delle scarpinate estive sulle Orobie adoro la sveglia all’alba e tutta quella ritualità che inizia, per quanto mi riguarda dalla sera prima, con la preparazione dello zaino e gli scarponi e poi continua al mattino, con l’abbondante colazione e la tazza di caffè caldo che bevi nel silenzio della casa, pregustando le sensazioni che vivrai in montagna.
Oggi si va sul Pizzo Zerna (2540 m) che si trova in cima alla Val Sambuzza, tra la Valcervia della Valtellina e la Valle Brembana. Appuntamento a San Pellegrino Terme con Ivan, il mio “sherpa” orobico, come lo chiamo fraternamente, visto che lui a differenza mia è autoctono della Valle Brembana e con noi c’è Davide.
Arriviamo a Carona presto, parcheggiamo l’auto e si parte sulla strada carrozzabile che passa dall’abitato di Pagliari e che porta ai rifugi Calvi e Longo. L’aria è frizzante e il cielo leggermente velato; oggi si prospetta un giro di circa 16 km con almeno 1400 m di dislivello accumulato in salita, per cui si tiene un passo medio, senza fretta. Superiamo la cascata e dopo due tornanti si imbocca il sentiero 209 e iniziamo a risalire la Val Sambuzza fino ad arrivare all’omonimo lago, situato in una bella conca naturale, di origine glaciale.
Un gregge di pecore sui pascoli cattura l’attenzione del nostro Ivan, che inizia a raccontarci storie di transumanza e della vita in alpeggio; il cielo si è finalmente aperto e i raggi del sole ravvivano i colori delle fioriture di rododendro, genziana e dei licheni sulle rocce.
Superiamo il ponticello di legno sul torrente emissario del lago e si continua a salire fino al bivacco Pedrinelli situato a un’altitudine di circa 2300 m, un po’ prima del Passo Publino. Fu costruito sui ruderi di una vecchia caserma che risale all’epoca della prima guerra mondiale, quando l’esercito italiano, temendo che gli austriaci potessero sfondare dalla Valtellina, aveva predisposto un ultimo fronte difensivo sulle Orobie, la famosa linea Cadorna, a difesa dei centri strategici della Lombardia, ma di fatto il conflitto armato non arrivò mai fino a qua. Manca poco alla cima, sul Passo Publino gli stambecchi vengono a salutarci e il panorama che si ammira della valle del Livrio ci lascia senza fiato…siamo in cima, le Alpi davanti a noi, non resta che stare in silenzio a contemplare la bellezza
Carmi

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