Si dice che la montagna non sia per tutti…arrivare in vetta implica fatica, sacrificio, a volte solitudine.
Spesso salgo quassù da sola, all’alba o al tramonto, mi fermo, respiro, ritrovo pace e mi domando se si possa guardare questi momenti senza sognare…
Poi arriva quel pomeriggio che stavi aspettando…scendi lungo i “tuoi” sentieri fin quasi a valle, per risalire con altri vecchi e nuovi amici, e assapori lo stupore della condivisione, dei passi, di una parola; la magia di una mano protesa in segno d’aiuto; la bellezza di un sorriso e di un abbraccio con un nuovo amico; l’emozione di dividere con tanti altri lo stesso angolo di cielo alle luci del tramonto. E ti accorgi di quanta passione, affetto e attenzione ci sia dietro a tante storie, tante diverse realtà; di quanti dettagli puoi guardare da quassù fino agli Appennini, ma anche negli occhi di chi sta al tuo fianco…
E poi giù al rifugio a raccontarsi fra risate, speranze, propositi, castagne e storie fra vita e leggenda, il tutto riscaldati dal vin brulé dei lupi (di Brembilla). E di nuovo in cammino, scendendo al buio, sotto lo sguardo della luna e delle stelle, con fiducia sapendo di contare ad ogni passo su un amico, fermarsi, respirare di nuovo, sentirsi vivi, parte di qualcosa di più grande. E poi il brindisi, il brodino caldo sulla stufa, la polenta, il formaggio e tante altre emozioni…
Chiara Pesenti