E’ sempre difficile descrivere a parole una giornata piena di emozioni come quella trascorsa oggi a Morterone, un piccolo comune alle pendici del monte Resegone, che fa parte della comunità montana della Valsassina, ma geograficamente è in continuità con la val Taleggio da cui siamo partiti per il nostro trekking, risalendo il corso del fiume Enna.
Morterone è natura, paesaggi bucolici, amore per la montagna, storie di resistenza e di chi custodisce attivamente i luoghi, falciando, ad esempio l’erba per strappare i prati all’incedere del bosco.
Morterone ha il potere di ispirare gli animi sensibili: è il caso degli artisti che qui hanno dato forma alle loro emozioni, realizzando istallazioni d’arte contemporanea a cielo aperto o del poeta Carlo Invernizzi originario del piccolissimo comune, che dalla bellezza di questa conca naturale ha tratto l’ispirazione per scrivere i suoi versi.
E poi c’è chi come Isabella che, con l’aiuto della mamma Mariangela, qualche anno fa ha deciso di iniziare a produrre formaggi nel caseificio di contrada Carigone, continuando una passione di famiglia trasmessale del padre che amava la montagna.
Cosa ci portiamo a casa dall’escursione di oggi?
12 km di scarpinata in natura, la bellezza delle sorgenti dell’Enna, l’attraversamento dei ponti sulle forre profonde, il profumo dell’aglio orsino e le fioriture primaverili, ma anche le chiacchere in amicizia e la degustazione dei formaggi all’azienda agricola Pensa Gabriele, che ringraziamo per l’ospitalità.
Grazie anche al signor Epicarmo Invernizzi che ci ha presentato il Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone (@macamorterone) e fatto visitare la casa dell’arte, raccontandoci dell’opera del padre.
Amici escursionisti, alla prossima escursione…





