09 Febbraio 2024: Sussia e i custodi della montagna

Oggi vi proponiamo uno stralcio dell’ articolo di Erica Balduzzi, pubblicato sul giornale online l’ Altramontagna dedicato ai “custodi della montagna” come la nostra Chiara Pesenti, che assieme ad altri amici cerca di preservare i luoghi e la memoria dell’antica borgata di Sussia, spesso meta delle nostre escursioni in natura.

da L’ Altra Montagna, di Erica Balduzzi

Una borgata dalla storia antica 

«Sussia potrebbe essere tra le più antiche frazioni di San Pellegrino Terme» spiega Chiara. «Ci sono testi e riferimenti alla località Suctia, o Suzzia, già in vecchi documenti medievali, e precedenti a quelli relativi a San Pellegrino. Come da consuetudine montanara, infatti, è nata molto prima la borgata in quota rispetto al paese a valle, perché era in alto che si svolgeva la vita delle genti di montagna, tra alpeggi e transumanze». Queste zone – i prati e i boschi attorno alla borgata, le cappelline che punteggiano i sentieri, le montagne che abbracciano il panorama – Chiara le conosce come le sue tasche: quassù abitavano i nonni, quassù il padre ha mantenuto le sue radici e ristrutturato anno dopo anno la Ca’ del Tòcio (“Tòcio” era appunto il soprannome della famiglia, tramandato di generazione in generazione), quassù lei ora torna non appena può, per respirare a pieni polmoni l’aria pulita e godere dei piaceri semplici e intensi di una vita a contatto con la natura, per lei e per la sua famiglia: il calore della stufa, la bellezza dei primi fiori sbocciati, i colori cangianti dei boschi e del cielo, la fatica e la soddisfazione di guadagnarsi ogni piccola cosa, fosse anche solo bere un bicchiere d’acqua… Visto che, qui, l’acqua potabile bisogna ancora portarsela a spalle, oppure in auto. Uno dei tanti “sacrifici” che, spiega Chiara sorridendo, in realtà non lo sono poi tanto: «Quando abiti in montagna, e soprattutto in una montagna non turisticizzata e scarsissima di servizi, impari l’essenzialità e il risparmio… Anche delle tue stesse energie, perché impari a non fare cose inutili. In un mondo come quello attuale, è un approccio molto educativo e arricchente: insegna a non dare nulla per scontato, a guadagnarti ciò che conta»

…”Insomma, stiamo parlando di un luogo ancora rustico, espressione di una montagna autentica e semplice. E vorremmo che in un certo senso restasse così. È questa la montagna che ci impegniamo a tenere viva, a far conoscere. La montagna vera, non patinata. La montagna delle nostre radici».

Sussia e i custodi della montagna

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